Disdetta Enel: tempi, costi e modalità

Inviare una disdetta Enel è più semplice di ciò che sembra. Tuttavia, è bene sapere innanzitutto che cos’è una disdetta, e quando è necessario richiederla.

Per “disdetta” si intende la chiusura del contatore: in gergo tecnico si parla infatti di “disdetta con suggello”, poiché il contatore viene sigillato cosicché nessuna possa usarlo fino a che non verrà stipulato un nuovo contratto (con Enel oppure con un altro gestore a propria scelta).

Ma come si effettua una disdetta Enel, e quali sono i suoi costi?

Tempi e modalità della disdetta Enel

Per effettuare una disdetta Enel, è necessario tenere in considerazione in primis che ci sono dei tempi tecnici. Per disdire un contratto Luce possono volerci fino a 7 giorni lavorativi, per disdire un contratto Gas fino a 9. Il recesso del contratto con Enel Energia avrà efficacia entro 30 giorni dall’invio della disdetta.

Per procedere con la disdetta è necessario avere con sé i propri documenti di riconoscimento, l’ultima bolletta Enel Energia, il codice POD se si va a disdire un contratto energia elettrica, e il codice PDR se si va a disdire un contratto gas.

Quattro sono le modalità con cui è possibile avanzare la richiesta di disdetta Enel:

  • recarsi allo sportello dello Spazio Enel più vicino;

  • effettuare la disdetta online sul sito ufficiale di Enel Energia;

  • chiamare il numero verde 800 900 860;

  • inviare un fax, una raccomandata o una PEC, preferibilmente utilizzando un servizio online che garantisca la buona riuscita 100%.

Per disdire il contratto con l’Enel, il costo è di 23 € + IVA (una cifra, questa, che sarà addebitata nell’ultima bolletta). Tuttavia, Enel rilascia un buono di 25 € da spendere per sottoscrivere un nuovo contratto con Enel Energia, nei 12 mesi successivi la disdetta. I 25 € verranno accreditati nelle prime bollette, sia che si sottoscriva un nuovo contratto, che in caso di subentro o di cambio fornitore.

La disdetta Enel può essere effettuata online, a patto che non alimenti apparecchi elettromedicali per il mantenimento in vita, e non rientri nella casistica per cui rimuovere il contatore è necessario da regolamento.

Disdetta o voltura?

Non sempre la disdetta Enel è necessaria: molte volte è possibile procedere con una voltura, quando si lascia casa dopo l’affitto oppure la si vende ad un nuovo proprietario. La voltura altro non è che un cambio di intestazione della bolletta: facendola, l’utenza non viene interrotta ma – semplicemente – cambia di proprietario.

Chi deve chiedere la voltura? Chi subentrerà nel contratto, e dunque il nuovo proprietario o il nuovo inquilino. Nel mercato di maggior tutela, il costo della voltura è di 70 €. Nel mercato libero, dipende dal gestore e può costare tra i 50 e gli 80 €.

Se è stata fatta una disdetta, e dunque il contatore è stato sigillato, è necessario sottoscrivere un nuovo contratto, con il proprio gestore preferito (le tempistiche sono di massimo 7 giorni lavorativi per la luce, e di 12 per il gas).