Come scrivere un libro
Per scrivere un libro la sola passione non basta. Sicuramente però è un ottimo spunto da cui partire. Per scrivere un libro bisogna aver letto molto, bisogna avere qualcosa da raccontare e sicuramente meglio degli altri, bisogno trovare interesse nel lettore, spingerlo oltre le prime pagine. Non basta voler scrivere un libro per saperlo scrivere, inoltre bisogna non fare errore, di nessun genere!
Quello che devi sapere se vuoi scrivere un libro
Un libro non lo puoi scrivere “al primo colpo”. Sicuramente dovrai abbozzare molte idee, sicuramente dovrai iniziare e poi cambiare e ricambiare e migliorare quello che hai scritto ed abbozzato, anche nel corso del tempo. Un libro, tanto per intenderci, non lo puoi scrivere in un sol giorno. Solo così si realizzano le idee più buone.
Non è bene partire con un genere e poi passare ad un altro solo perchè pensi che le vendite sono più indirizzate da una parte. Non funziona così: se è vero che non scrivi solo per te stesso, è altrettanto vero che devi scrivere però qualcosa che ti piace. Il lettore leggerà fra le righe questa tua voglia di comunicare qualcosa di davvero speciale.
Chi scrive, solitamente ha una marcia in più, ed è quella di saper comunicare e raccontare cose che in molti pensano, ma non riescono a dire. E’ questo il filo conduttore tra te, il lettore e quindi il tuo libro. Quando scrivi un libro non devi mai giudicare il lavoro degli altri autori e spingerti a fare meglio, non è in questo modo che il tuo libro sarà migliore di altri, anzi.
Altro consiglio è quello di non basarti mai sul parere di parenti ed amici, se loro non sanno scrivere poi, troveranno bello ed attraente tutto quello che scrivi, per come lo scrivi, persino la tua lista della spesa, ma non è certo questo il metro di misura.
Cosa consigliano gli editori?
Hai mai provato a mandare un libro ad un editore iniziando a parlare del tempo? Ecco, vedi di evitarlo perchè se hai la fortuna che il tuo libro sia davvero letto e preso in considerazione, dalla prima frase ti giochi il futuro del libro, ma principalmente il tuo.
In realtà un libro non è mai finito, ogni giorno troverai frasi da aggiungere, per questo dovresti sempre portare con te un taccuino (anche il tablet, ipad, smartphone), dove annotare frasi importanti. La memoria può tenere “fresca” una frase per circa tre minuti, poi, anche se proverai a ricordarla, la frase non sarà più la stessa, avrà perso la sua bellezza e la sua freschezza. Devi essere costante, come ricorda Palahniuk, il cui metodo consiste nello scrivere almeno 60 minuti al giorno. Detto questo, prima o poi però, il libro lo devi concludere. Non perdere poi tempo a cercare di scrivere qualcosa di popolare, scrivi quello che pensi sia importante sapere, a volte le frasi impopolari trovano un successo inaspettato. Evita però di inserire le frasi fatte, almeno che non siano frasi ricostruite in modo creativo da te o diano spunto ad un discorso interessante. Non impazzire da subito cercando di scrivere una storia profonda, questo verrà da sè. Ovviamente non devi scrivere ciò che in gergo viene considerata “spazzatura”, in quanto il compito dello scrittore è quello di emozionare, di liberare la fantasia del lettore, di dare risposte, di togliere di dosso al lettore il “fardello” che egli porta dentro di sè. Un libro regala sogni, regala vittore, dona risposte, ha diverse chiavi di lettura ma soprattutto non deve deludere le aspettative di chi legge. Infine, devi trovare un editore oppure autopubblicarti. In alternativa, ci sono tipografie con una propria casa editrice, come la veneta Tecnografica Rossi. Attraverso Tecnografica, puoi pubblicare in autonomia la tua opera, mantenendo i diritti d’autore e guadagnando il 20% del prezzo di copertina su ogni vendita. Sei tu che decidi il prezzo e paghi solo il costo ridotto di stampa.
Per scrivere un libro devi scegliere il tuo pubblico
Chi leggerà il tuo libro? Questo è importante da sapere. Comunicare significa conoscere le esigenze del proprio pubblico. Conoscere il proprio target è un aspetto molto importante perchè cambia il concetto, cambia il modo di esprimersi, cambia il bagaglio di esperienza, cambia il linguaggio. Se ti esponi ad un pubblico giovanissimo dovrai utilizzare un linguaggio semplice, comprensivo, diretto, facendo attenzione alle sfumature del linguaggio. Se scrivi per un pubblico adulto, dovrai trattare gli argomenti traendo forza e anche un po’ fortuna, dalla tua esperienza. Il tuo sapere infatti, dovrà fungere da guida e da riferimento.
Si dice che ad ogni azione corrisponda un’azione, nulla di più vero infatti, questo perchè il fattore più importante è quello di farsi capire. Pensa alla casalinga di Caltanisetta, alla sua realtà, oppure pensa alla manager di Milano, qualche differenza di cultura, di status, di abitudini, di vita, sicuramente esiste, ecco quindi la differenza.
Non devi cercare di influenzare un grande pubblico già influenzato, devi partire da una nicchia cercando di espanderla. Impossibile? No. Scrivi con il cuore, scrivi con la semplicità di chi ha coraggio, scrivi con umiltà, il resto, sicuramente, verrà da sè!