Edentulia parziale o totale: cos’è e come si cura?

Con il termine edentulismo ci si riferisce, in termini tecnici, alla mancanza di denti.

Nello specifico questo fenomeno si distingue in edentulia parziale o totale a seconda che manchino tutti i denti o alcuni di essi.

Tale patologia è diffusa soprattutto in persone con età superiore ai 65 anni, tuttavia non è esclusa la sua incidenza anche in soggetti in età più precoci.

Eduntulia totale

La edentulia totale comporta una perdita di denti completa, dovuta ad una caduta inarrestabile degli stessi. Essa provoca delle conseguenze che vanno bel oltre l’incapacità di masticare e digerire correttamente il cibo.

La totale mancanza di denti ha, infatti, delle ripercussioni gravi anche sul piano sociale, psicologico, trattandosi di una condizione che influenza la qualità della vita, l’immagine di sé e l’autostima.

Come abbiamo accennato l’edentulia generalmente è associata alla terza età, tuttavia, se non viene praticata una costante e corretta igiene orale, essa può investire anche giovani e bambini.

Anche i bambini corrono il rischio di perdere dei denti in maniera prematura, ciò ha luogo il più delle volte a causa di lesioni o trascuratezza. La carie dentale, infatti, rappresenta sicuramente una delle cause principali della perdita dei denti nei bambini e negli adolescenti.

Eduntulia parziale

All’edentulia totale si giunge in genere passando da quella parziale: negli adulti a cagionare le cadute dei primi denti sono le malattie gengivali (gengivite o parodontite) e l’accumulo e l’indurimento della placca.

La placca è sicuramente il nemico numero uno della vitalità del dente e di tutto l’apparato di sostegno. La sua composizione è del 75% di microrganismi, un 20% da sostanze organiche derivati dagli alimenti stessi, in particolare da carboidrati e lipidi, infine un 5% da diversi tipi di cellule e da acqua.

L’incidenza, sempre più frequente, di edentulismo parziale fra le diverse popolazioni riflette proprio una forte trascuratezza e l’adozione di cattivi comportamenti nei confronti della salute orale.

La ricerca indica inoltre che la perdita dei denti causata da malattie gengivali è comunemente associata a indicatori di rischio che includono l’età, il sesso (più comune tra i maschi), il fumo, la presenza di diabete mellito, di ipertensione e di artrite reumatoide.

E’ consigliata la protesi su impianti come visibile qui.

Come intervenire in caso di edentulia

I soggetti affetti da edentulismo parziale possono migliorare di certo le condizioni del loro cavo orale e prevenire così la perdita degli altri denti residui.

Allo scopo essi dovrebbero:

  • correggere le loro cattive e/o scarse abitudini di igiene orale;
  • evitare alimenti e bevande con alto contenuto di zucchero;
  • non fumare;
  • superare la paura di sottoporsi alle cure appropriate per recuperare i denti ancora sani.

I pazienti ed i loro dentisti, in tutti i casi di edentulia parziale o totale, sono chiamati a sviluppare un piano di trattamento che ponga al suo centro la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie orali per mantenere i denti rimanenti, una ottima soluzione è la “All on four”.

Nel caso invece di perdita totale di denti, resasi inevitabile o già avvenuta, gli impianti dentali, fissi e mobili, rappresentano la soluzione che meglio di tutte permette di riavere una dentatura perfetta, funzionale ed esteticamente gradevole.