Dalle missive alle mail: la storia delle lettere
Le prime missive risalgono all’epoca dei Sumeri intorno al 3000 a.C. Venivano utilizzate delle tavolette di argilla che, una volta scritte, venivano essiccate al sole e poi ricoperte da un secondo strato di argilla fresca sul quale era impresso il nome e l’indirizzo del destinatario. I contenuti erano strettamente documenti amministrativi, contratti di lavoro, affitti di terreni e vendite di derrate alimentari. Il primo tentativo di comporre una lettera a scopo commerciale tramite penna e inchiostro su papiro avvenne nell’Antico Egitto, sempre intorno al 3000 a.C.In epoca romana alcune lettere di carattere amministrativo furono scritte fondendole su tavole di bronzo.Con la fine dell’impero Romano, la scrittura di lettere, se pure a carattere commerciale, tornò ad essere un gesto riservato a pochi alfabetizzati e quasi esclusivamente appartenenti al mondo religioso. Il papiro venne lentamente sostituito dalla pergamena.
Le missive dal ‘400 al ‘600
Nel Quattrocento i mercanti presero l’abitudine di siglare le loro lettere con un proprio simbolo di riconoscimento che costituiva il marchio della famiglia di appartenenza.
Nel Cinquecento si diffonde l’uso di sigillare le lettere con la nizza, una bandella di carta su cui talvolta è inciso un sigillo a secco.
Nel Rinascimento si diffonde l’uso della carta e l’organizzazione dei servizi di posta. Nel Seicento inizia a svilupparsi l’abitudine di inserire le lettere in una busta, grazie anche alla riduzione del prezzo della carta. Nel 1661 Sir Henry Bishop introduce i timbri nel 1661 e da allora compaiono sulle lettere i primi segni di timbratura.Nel Settecento inizia una nuova alfabetizzazione di massa che allarga l’uso delle lettere anche a nuovi ceti sociali.
La nascita delle lettere in Italia
In Italia compare per la prima volta il termine “Espresso” scritto accanto all’indirizzo di destinazione e la lingua usata è ancora il latino. Nel 1715 Isidoro Nardi nel suo manuale “Il segretario principiante” divideva le lettere in undici classi, lettere di buone feste, di partecipazione, di avviso, di congratulazioni, di raccomandazione, di negozio, di informazione, di presentazione, di condoglianze, di scuse e familiari.Nell’Ottocento si cominciarono a produrre fogli di carta da lettere sottili che poi prenderanno il nome di “veline”.Nel 1820 il commerciante di carta inglese Brewer di Brighton inizia a produrre e vendere su grande scala le buste di carta per le lettere.Con l’introduzione del francobollo nel 1840 a seguito della riforma postale di Rowland Hill, le lettere divengono il più diffuso mezzo di comunicazione di massa.In Italia, dopo il 1930, viene prodotta una speciale carta da lettere leggerissima, per facilitare l’uso della posta aerea, grazie alla quale è possibile mantenere il peso al di sotto dei 5 grammi, nei quali era previsto lo scaglione d’uso con la tariffa postale più bassa.
La nascita delle e-mail
Nell’ottobre del 1971 Ray Tomlinson sviluppa un software che permette di far comunicare le diverse persone che lavorano ad ARPANET utilizzando il computer. Nasce l’e-mail. Insieme al messaggio di posta elettronica, il giovane sviluppatore statunitense inventa anche la chiocciola che serviva a far capire a chi doveva essere inviata l’-email.
Nonostante ciò vengono ancora inviate lettere e stampate buste, come riportano gli esperti in materia di Stampaleader.